Cinque proposte esperienziali da utilizzare a data libera nel corso del 2023
Anche per questo Natale l’Ecomuseo Terra del Castelmagno e l’Ecomuseo della Pastorizia, all’interno del progetto “Ecomusei del gusto”, propongono l’originale idea regalo delle “Esperienze di Gusto”.
Il format del pacchetto giornaliero è simile per entrambe le valli: far visitare il territorio di riferimento di ciascun ecomuseo attraverso laboratori, visite in azienda, pranzi con i prodotti km0 delle aziende locali e visita alle rispettive sedi ecomuseali.
La Valle Grana propone due tipi di esperienze: “Il Castelmagno e il suo territorio” e “Laboratorio di Panificazione”. La prima prevede la visita al Museo Terra del Castelmagno e al percorso dei babaciu per le vie di San Pietro di Monterosso Grana, successivamente visita al Santuario di Castelmagno e alla celebre Cappella Allemandi, affrescata nel Quattrocento da Pietro da Saluzzo. Pausa pranzo picnic con “Il paniere degli Ecomusei del Gusto”, con i prodotti bandiera dei quattro ecomusei e dei quattro territori uniti dal progetto (Valli Gesso, Stura, Grana e Maira) e per concludere al meglio la giornata, visita con degustazione presso un caseificio di produzione del formaggio Castelmagno DOP.
L’esperienza “Laboratorio di Panificazione”, invece, propone un laboratorio per “mettere le mani in pasta” insieme alla visita all’azienda agricola Valgrana di Cavaliggi, pranzo in ristorante con prodotti tipici del territorio e nel pomeriggio visita al Museo Terra del Castelmagno e al percorso dei babaciu a San Pietro di Monterosso Grana.
Per quanto riguarda la Valle Stura, tre sono le esperienze tra cui scegliere: “Di miele e di pecore”, “Le erbe di montagna” e “I crouset”. Tutti i programmi prevedono al mattino la colazione presso I Lauri in fraz. Rialpo di Demonte, pranzo presso il punto di degustazione dell’Ecomuseo Locanda Pecora Nera a Pontebernardo con prodotti della valle e nel pomeriggio visita all’Ecomuseo della Pastorizia e alla borgata di Pontebernardo. Nel primo caso, in mattinata dopo la colazione, si farà visita all’Apicoltura Fossati Alberto a Sambuco; la proposta “Le erbe di montagna” vi farà visitare l’Erboristeria – Liquorificio Artemy di Vinadio con una piccola degustazione finale di liquori di montagna; ed infine potrete mettere le “mani in pasta” anche in Valle Stura con l’esperienza “I crouset” dove potete imparare a fare la pasta tipica della valle presso il Ligure Hotel di Vinadio.
Le esperienze costano € 45,00 per gli adulti e € 18,00 per i bambini, sono a data libera, usufruibili fino alla fine del 2023.
I pacchetti realizzati con la direzione tecnica di ExpaViage Tour Operator e DMC e Conitours – Consorzio Operatori Turistici Provincia di Cuneo sono consultabili e acquistabili sul sito CuneoAlps o www.terradelcastelmagno.it/expaviage/.
La Festo dou Tarluc è una delle più longeve azioni promosse dall’Ecomuseo della Pastorizia di Pontebernardo. Il termine tarluc deriva dal latino inter lux, e in lingua d’Oc indica il fenomeno per cui – in particolare nel borgo di Pontebernardo – da novembre a febbraio, il sole sorge al mattino, scompare dietro la cima del monte ubac, per poi comparire nuovamente nel pomeriggio: in questo periodo Pontebernardo ha – per così dire – due soli!
Anche per l’edizione 2022-23, saranno numerosi gli appuntamenti e i momenti aggregativi e di comunità nei territori dei tre comuni dell’Alta Valle Stura – Sambuco, Pietraporzio e Argentera – dove tra Natale e l’Epifania, si alterneranno concerti di musica tradizionale e balli occitani, escursioni e degustazioni di prodotti tipici, passeggiate accompagnate dal suono della tradizionale cornamusa, laboratori per grandi e piccini legati al mondo della lana, e la distribuzione dell’anhel de pan (il tipico pane a forma di agnello). Una delle attrazioni principali della Festo dou Tarluc sarà inoltre la tradizionale tosatura della pecora floucà, la pecora con i “fiocchi”.
Si inizia il 24 dicembre, alla vigilia di Natale, con un’animazione musicale curata da Simonetta Baudino e dai suonatori della valle, nella chiesa dell’Assunta di Pontebernardo, durante la messa di mezzanotte. Il 30 dicembre, concluderemo l’anno con una ciaspolata sui sentieri dell’ecomuseo a cui seguirà un aperitivo-degustazione alla locanda “La Pecora Nera” di Pontebernardo. Appuntamento alle ore 14,30 davanti all’Ecomuseo per la partenza della passeggiata. L’attività è gratuita e rientra tra le azioni del progetto Ecomusei del Gusto. Per informazioni tecniche sul percorso e su eventuale necessità di noleggiare le ciaspole contattare la guida escursionistica al numero +39 334 533 6868 (Noemi Silvestro).
Il nuovo anno ripartirà con altre numerose attività: il 3 gennaio alle ore 15 a Bersezio, ci sarà un laboratorio del gusto per piccoli e grandi golosi insieme ad Alessandro e Silvia della Pasticceria Bruno, per scoprire come funziona il loro laboratorio di pasticceria artigianale e imparare a creare buonissime caramelle che profumano di montagna. Per concludere al meglio il pomeriggio, verrà offerta una golosa merenda. Il 4 gennaio alle ore 14, sempre a Bersezio, una ciaspolata in musica, accompagnata dal suono della cornamusa di Davide Bagnis – giovane musicista della valle – con assaggio di prodotti delle quattro valli di Ecomusei del Gusto. Le attività sono gratuite e rientrano tra le azioni del progetto Ecomusei del Gusto. Per informazioni tecniche sul percorso e su eventuale necessità di noleggiare le ciaspole contattare la guida escursionistica al numero +39 347 238 5581 (Stefano Melchio).
Il 5 e il 6 gennaio, saranno il cuore della festa: nel pomeriggio del 5, alle 16.30 nella Chiesa dell’Assunta di Pontebernardo, il concerto “Nouvè de Gersi – canti di Natale dal Piemonte alla Provenza passando per le Alpi” di e con il trio di musicisti Nicolò Bottasso, Gabriele Ferrero, Andres Reyes Saladrigas ci farà viaggiare attraverso i canti tradizionali del Piemonte dalla pianura alle Alpi e i Nouvè provenzali, un concerto che parlerà il linguaggio dei sogni, della nascita e della rinascita, attraverso la voce e i violini. A seguire, alle ore 18, una ciaspolata notturna sul sentiero escursionistico “Stefania Belmondo” che collega Pontebernardo a Pietraporzio, organizzata dal comune di Pietraporzio. In serata, alle 21.30
Gran Ballo Occitano presso la Crusà di Pietraporzio in compagnia di Sergio Berardo e i sonaires de la valada.
Nel pomeriggio del giorno dell’Epifania, appuntamento a Pontebernardo nella stalla dell’Ecomuseo alle 14.30, per la rappresentazione della tradizionale tosatura della floucà – eseguita da Fabrizio Bagnis, abile tosatore della Valle Stura – e la dimostrazione degli antichi mestieri. Alle 16, nella saletta incontri dell’Ecomuseo, laboratorio di feltro per bambini e famiglie con Romina Dogliani e distribuzione degli agnel de pan ai più piccoli. A fine pomeriggio, intorno alle 17, inaugurazione dell’opera d’arte collettiva “La Feo Luz” in feltro di lana sambucana realizzata nelle tre giornate di comunità sulla filiera della lana che si sono svolte a luglio 2022.
Nel corso del pomeriggio sarà possibile visitare il percorso ecomuseale “Na Draio per Vioure” testando l’App multimediale Kurubik, grazie alla quale lo smartphone si trasformerà in una guida interattiva in grado di aprire la porta e di condurre i visitatori all’interno dell’ecomuseo attraverso nuovissimi contenuti multimediali audio e video. La sperimentazione della fruizione del percorso tramite App è un’azione del progetto TradINNOVAzione, realizzato dall’Ecomuseo della Pastorizia e dall’Unione Montana Valle Stura nell’ambito del bando Luoghi della Cultura della Fondazione CRC.
L’ultimo giorno di festeggiamenti si svolgerà a Sambuco: sabato 7 gennaio, alle 14:00, ciaspolata in musica, accompagnata dal suono della cornamusa di Davide Bagnis – giovane musicista della valle – con assaggio di prodotti delle quattro valli di Ecomusei del Gusto. L’attività è gratuita e rientra tra le azioni del progetto Ecomusei del Gusto. Per informazioni tecniche sul percorso e su eventuale necessità di noleggiare le ciaspole contattare la guida escursionistica al numero +39 334 533 6868 (Noemi Silvestro).
Alle 17:00, ci si sposterà presso il Centro di Documentazione del paese, per la presentazione dell’Abbecedario Occitano, libro fresco di stampa realizzato grazie al contributo dell’Unione Montana Valle Stura ed edito da “La Cevitou”, che attraverso ventun parole-chiave narrate da Caterina Ramonda e illustrate da Marco Paschetta ci guida nella scoperta dei territori delle vallate occitane italiane in un percorso tra i mestieri stagionali, gli alberi, gli animali, i balli, gli strumenti musicali, i cibi, le feste, le creature fantastiche e altro ancora. A seguire un laboratorio per bambini e famiglie dal titolo “Piccolo Viaggio nell’Immaginario Occitano. Crea il tuo Abbecedario”, per immergersi nella realtà linguistica e paesaggistica raccontata dall’Abbecedario. Il laboratorio, dedicato ai bambini dai 5 anni in su e agli adulti, è curato da Caterina Ramonda e Marco Paschetta, e prevede un primo momento di narrazione e di scoperta delle parole e un secondo momento di creazione attraverso il disegno di un proprio abbecedario. Per maggiori informazioni cultura@vallestura.cn.it.
Nel periodo festivo sarà possibile visitare l’Ecomuseo della Pastorizia, il suo percorso ecomuseale Na Draio per Vioure e la mostra fotografica La Montagna Viva, accompagnati dalla guida, nelle seguenti date: 24, 26 e 31 dicembre; 6, 7 e 8 gennaio, con orario 15-18.
Tutte le attività della Festo dou Tarluc sono gratuite. È gradita la prenotazione al numero +39 340 984 8801 o a ecomuseopastorizia@vallestura.cn.it.
La Festo dou Tarluc è organizzata dall’Ecomuseo della Pastorizia e dall’Unione Montana Valle Stura in collaborazione con il Consorzio l’Escaroun, i comuni di Argentera, Pietraporzio e Sambuco, con il sostegno dalla Regione Piemonte L.R. 31/95 e dalla Fondazione CRC.
Ecomuseo della Pastorizia propone, il 5 novembre alle 21:00 a Pontebernardo di Pietraporzio (CN), lo spettacolo di Claudio Franco, poliedrico attore amatoriale di Aisone, attivo sulle scene da una decina d’anni e recentemente protagonista principale della tragedia occitana Bastian Nevacho di Diego Anghilante.
Bartavelear è uno spettacolo leggero, costituito da scenette, sketch, racconti tramandatigli da parenti e compaesani, storie tradizionali, altre inventate dalla fantasia di Claudio o scritte da altri autori, come l’immaginario discorso del Visconte Bolleris di Demonte, per sorridere in maniera genuina attraverso la comicità a nòsta mòda.
In occitano bartavelear significa chiacchierare animatamente, parlare con loquacità, e deriverebbe dalla bertavela, la pernice rossa (Alectoris rufa) nota per il suo verso particolarmente rumoroso e continuo, che avrebbe ispirato il nome anche al bartavel, piccolo argano o congegno che faceva oscillare la griglia del ventilabro, producendo un suono insistente e ripetuto.
E certo non difetta la bertavela, ovvero la parlantina, a Claudio Franco, che con questo spettacolo si riallaccia in qualche modo a Reclam, cabaret proposto alcuni anni fa nelle valli. Per quest’ultima rappresentazione dello spettacolo, spalla dell’attore sarà questa volta Manuela Damiano.
Lo spettacolo andrà in scena sabato 5 novembre 2022 alle ore 21 presso l’Ecomuseo della Pastorizia di Pontebernardo, Pietraporzio. L’ingresso è libero e gratuito.
L’iniziativa è promossa da Espaci Occitan con la collaborazione dell’Unione Montana Valle Stura e dell’Ecomuseo della Pastorizia.
Ogni settimana nel mese di Novembre in arrivo 4 serate con i migliori prodotti delle Valli Gesso, Grana, Stura e Maira
Il progetto “Ecomusei del gusto”, che unisce gli Ecomusei della Segale, Terra del Castelmagno, della Pastorizia e dell’Alta Valle Maira nella valorizzazione della cultura del gusto locale, si avvia verso la conclusione e lo fa presentando il “Menu degli Ecomusei”.
Quattro portate pensate a otto mani dai cuochi di quattro strutture, una per ognuna delle Valli cuneesi coinvolte nel progetto: la Locanda Balma Meris di Sant’Anna di Valdieri (Valle Gesso), la Trattoria del Castello di Montemale (Valle Grana), la Piola A L’Ubac di Festiona (Valle Stura) e il Ristorante I ciclamini di Macra (Valle Maira). Al centro, i migliori prodotti delle quattro Valli, a partire dai “prodotti bandiera” (segale, castelmagno, agnello sambucano e acciughe) ma non solo, a km0 e di alta qualità, abbinati e utilizzati insieme a comporre un menu che mette in dialogo i patrimoni culinari dei quattro territori.
Il menu parte dalla tradizione per arrivare a piatti inediti, che ad ogni portata abbinano prodotti di valli diverse: così nell’antipasto le acciughe della Valle Maira vengono presentate insieme al patè di agnello sambucano, nel primo i Crousét della Valle Stura vengono accompagnati dal Castelmagno DOP, nel secondo l’agnello sambucano incontra l’aglio della Valle Grana o la trota della Valle Gesso viene servita con riduzione di birra e miele della Valle Maira, e nel dolce la farina di segale della Valle Gesso si sposa con castagne e confetture dalla Stura e dalla Grana.
Lo stesso menu, con leggere variazioni, sarà alla base di quattro cene organizzate nel mese di novembre nei quattro ristoranti, una a settimana: si inizia venerdì 4 novembre presso A L’Ubac a Festiona per proseguire giovedì 10 novembre alla Trattoria del Castello di Montemale, venerdì 18 alla Locanda Balma Meris a Sant’Anna di Valdieri e venerdì 25 a I ciclamini a Macra.
Ogni serata si aprirà con un’introduzione sul progetto Ecomusei del Gusto e sulla filosofia che sta alla base delle serate stesse e del grande lavoro di valorizzazione della cultura culinaria locale che produttori e ristoratori del territorio portano avanti da anni. Questo sarà inoltre presentato da un produttore locale, che durante ogni serata farà conoscere brevemente la propria attività e i propri prodotti e sarà a disposizione dei commensali per approfondimenti, curiosità ecc. Ad ogni partecipante alla cena verrà omaggiato un assaggio di un prodotto da portare a casa, insieme ad una copia di “Valle che vai, gusto che trovi”, raccolta di saperi e ricette delle quattro Valli, realizzata durante la seconda annualità di progetto.
Il costo per partecipare ad ogni serata è di 35 € a persona, comprensivo di cena con antipasto, primo, secondo, bis di dolci, acqua e caffè (altre bevande escluse), un prodotto omaggio del territorio e una copia di “Valle che vai, gusto che trovi”.
Per partecipare alla prima cena venerdì 4 novembre alle ore 20:00 presso A L’Ubac a Festiona è necessario prenotare entro due giorni prima chiamando il numero 0171 95315 o il 329 699 0413.
Il progetto Ecomusei del gusto, finanziato da Fondazione CRC nell’ambito del bando Musei da vivere, promuove la cultura enogastronomica delle Valli Gesso, Grana, Stura e Maira attraverso attività e iniziative realizzate dai quattro Ecomusei che animano i territori: quelli della Segale, Terra del Castelmagno, della Pastorizia e dell’Alta Valle Maira.
Per tutti gli aggiornamenti sul progetto e sugli eventi e per il dettaglio sulle cene è possibile visitare il sito web www.ecomuseidelgusto.it o la pagina Facebook :
Alle Scuole tecniche San Carlo di Boves (CN) un corso intensivo per scoprire il mondo del feltro e imparare a lavorare la lana di pecora Sambucana, razza ovina autoctona della Valle Stura
Una virtuosa collaborazione tra l’Unione Montana Valle Stura, l’Ecomuseo della Pastorizia e le Scuole tecniche San Carlo ha portato alla progettazione condivisa di un nuovissimo corso che vede come protagonista la lana di pecora Sambucana, la pregiata razza ovina autoctona delle montagne della Valle Stura, oggi presidio Slow Food: si tratta di un corso intensivo per scoprire ed imparare una delle tecniche di lavorazione della lana, ovvero l’antica arte dell’infeltrimento manuale. A condurre i partecipanti nel magico mondo del feltro sarà la mastra feltraia Romina Dogliani, artista e artigiana della Valle Stura: l’arte manuale del feltro di lana si realizza con acqua e sapone naturale come già avveniva nelle officinae di Pompei e nelle botteghe medioevali o rinascimentali di tutta Europa. La lana di pecora Sambucana, proveniente dai piccoli allevamenti facenti parte del Consorzio di valorizzazione “Escaroun”, viene quindi presa alla tosatura, pulita e lavata a mano e cardata, e può essere trasformata in cappelli, sciarpe, cappotti, mantelle, cuscini (gli ormai famosi cuscini a forma di sasso chiamati “Sassofà”) e altri mille accessori resistenti all’usura, termoisolanti, impermeabili, traspiranti, e con tutte quelle caratteristiche tecniche che rendono unica e inimitabile la lana. Romina Dogliani condurrà i partecipanti, passo dopo passo, nell’apprendimento di questa tecnica, dalle nozioni chimico-tecniche alla lavorazione base della lana fino alla creazione di accessori e manufatti in feltro.
Il corso si svolgerà presso le Scuole San Carlo – partner tecnico dell’iniziativa – nelle aule della sede di Boves in Via Borgo San Dalmazzo 19, a partire dal 6 ottobre finoal 15 dicembre: sono previste 10 lezioni (sia frontali che pratiche) che si terranno il giovedì dalle 19.30 alle 22, fatta eccezione per la terza lezione che sarà sabato 20 ottobre e si svolgerà presso la sede dell’Ecomuseo della Pastorizia a Pontebernardo in orario pomeridiano (ancora da definire).
Il corso, cofinanziato al 60% dall’Ecomuseo della Pastorizia tramite i fondi erogati tramite L.R.13/2018 e dall’Unione Montana Valle Stura, prevede un costo di iscrizione di 150 € a persona, comprensivo di tutti materiali necessari per la lavorazione della lana che verranno forniti durante le lezioni a ciascun partecipante.
Per informazioni e iscrizioni (entro il 2 ottobre) rivolgersi alle Scuole tecniche San Carlo al numero +39 0171 605232 o via email a cuneo@scuolesancarlo.org