Marmo di Frabosa Soprana

Conosciuto per qualità e versatilità d’impiego già dai Romani, che qui vi aprirono le prime cave di pietra e marmo bianco, il marmo di Frabosa è stato il grande protagonista dei più importanti edifici barocchi del Piemonte. Peculiarità che risiede nell’aver rilevato la singolarità storica del rapporto tra centro e periferia, la presenza cioè di tecnici e progettisti in situ per la scelta dei marmi frabosani destinati alle costruzioni barocche (e non solo) del Piemonte, avendo le cave mantenuto carattere di indipendenza e non essendo mai divenute Cave Regie (come invece altre nel Cuneese). Lo studio e la documentazione dell’impiego di questi materiali – riconoscibili ad esempio nel Santuario di Vicoforte, a Torino nella cappella della Sindone, a Superga, alla Gran Madre e a San Carlo, costituiscono una delle finalità specifiche del progetto ecomuseale. Operando in sinergia con le Grotte di Bossea, l’Ecomuseo del Marmo di Frabosa Soprana ha l’obiettivo di riaprire come percorsi di visita gli antichi luoghi di cava e tutelare le forme tradizionali di artigianato locale. In particolare, vengono organizzate attività didattiche e divulgative nella cava di Serro, suggestivo anfiteatro calcareo scavato nei boschi di castagno all’ingresso del paese.

 

Ecomuseo del Marmo di Frabosa Soprana
Piazza Municipio, 5 – Frabosa Soprana (Cn)
Tel: 0174 244024
Email: frabosa.soprana@ruparpiemonte.it